33° Assemblea Internazionale Straordinaria dei Club e centri UNESCO

33° Assemblea Internazionale Straordinaria dei Club e centri UNESCO

Firenze Palazzo Ducale 11 marzo 2013

(Atto conclusivo in occasione dell’istituzione della Giornata dell’Etica Globale)

Umanità dentro la guerra è un progetto aperto alla comunità giovanile per creare uno spirito nuovo capace di superare le contrapposizioni presenti nei conflitti per recuperare il senso dell’essere uomo che con la sua presenza, le sue scelte, le parole ed i fatti “fa la storia”, la storia vera intrecciando la sua vita a quella degli altri. All’interno di questo percorso vengono recuperati anche i principi della Costituzione Italiana già presenti nelle menti e nelle scelte di uomini che durante la seconda guerra mondiale li avevano anticipati (in particolare gli articoli n. 1 n. 11 e n. 27).

Noi studenti possiamo così rileggere ed interpretare la storia in modo partecipe per scoprire il legame tra uomo e uomo in un tempo e in uno spazio comune. Grazie alle testimonianze di vita possiamo ricavare principi di etica e di pace propri della scuola e del percorso di formazione di ogni cittadino. Attraverso una vita narrata scopriamo che è umano sentire il saper distinguere il bene dal male, è etica radicata nell’identità umana, proprio quell’etica di cui un giovane come noi ha sete. Così percepiamo in modo nuovo quanto sappiamo su conflitti e scontri bellici, vedremo l’Altro, il suo lato più umano anziché il nome di fazioni coinvolte e di interessi economici celati. Valori in cui queste persone hanno creduto, valori che oggi sono il testamento costituzionale dello stato in cui viviamo, valori per i molteplici volti d’umanità.

Nell’ambito della cultura della pace l’istituto tecnico Marinoni di Udine ha indicato questo progetto di conoscenza e conservazione dell’umanità e dell’identità morale e ha guidato noi studenti a scoprire il libro “Che strano ragazzo” di Ferdinando Pascolo. Questo testimone vissuto tra il 1919 e il 2011 che, pur vivendo la gravità di un conflitto  nella campagna di Russia con il disagio, il freddo, la fame, un nemico scelto come russo perché un regime l’ha deciso,si rende conto, in una notte stellata, di quanto l’uomo sia piccolo a confronto dell’universo e capace soltanto di fare la guerra ma non rinuncia a mantenere un comportamento di dignità umana nei confronti dell’altro e di etica nei confronti dei principi che lo animavano. E’ proprio attraverso queste pagine che abbiamo avuto una lezione morale ed etica nella sua completezza.

Desideriamo concludere richiamando un passaggio dell’Atto Costitutivo dell’Unesco:

“Poiché le guerre nascono nell’animo degli uomini, è l’animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace”

Queste parole sono state una linfa vitale per ispirare il progetto “Umanità dentro la guerra” A nome della scuola che rappresento, delle scuole aderenti il progetto e della preside, dott.ssa Anna Maria Zilli, ringrazio quindi Voi tutti e in special modo l’UNESCO che crede nei giovani e ci ha dato la possibilità – in questa splendida cornice che è la Sala dei Cinquecento presso il Palazzo della Signoria di Firenze – di condividere queste riflessioni in una data storica, quale quella della approvazionedellaGiornata Mondiale Unesco dell’Etica Globale.

Contributo degli Studenti alla Giornata Mondiale UNESCO per un’etica globale.