Maria Luisa Stringa; Club UNESCO Gorizia; Club UNESCO Udine

Lutto nel mondo UNESCO per la scomparsa di Marialuisa Stringa

Si è spenta lunedì 15 giugno a Firenze Marialuisa Stringa, per noi Milù, Madrina del Club UNESCO di Gorizia, docente universitaria e presidente fondatrice del Centro UNESCO di Firenze.

Molto conosciuta a Firenze per le sue attività culturali. Cugina di Bruna Muzzolini Tomasini Presidente del primo Club UNESCO di Gorizia e fondatrice del Centro Studi e Restauro di Gorizia, di cui Marialuisa ha dato un concreto contribuito per la sua creazione. Al rinato Club UNESCO di Gorizia, Marialuisa ha voluto che tra le numerose attività del Club ci fosse l’impegno per il nostro caro fiume Isonzo, per la sua valorizzazione e tutela non solo come sito naturale paesaggistico ma soprattutto per la sua storicità e per il suo valore immateriale degno di essere tutelato e candidato nel Patrimonio UNESCO.

I funerali della professoressa Stringa si svolgeranno mercoledì 17 giugno alle 15.30 presso la Chiesa di San Francesco in piazza Savonarola a Firenze.

Nata a Venezia e laureata in Filosofia con una tesi sull’etica, docente universitaria e di scuola superiore, si è dedicata successivamente al mondo delle biblioteche, con particolare attenzione alle Pubblicazioni UNESCO che ha seguito durante il suo lavoro presso la Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Firenze.

Nel 1971 ha fondato il Centro UNESCO di Firenze che è divenuto sotto la sua guida Biblioteca Associata all’UNESCO. Dalla sua fondazione fino ad oggi ha presieduto lo stesso Centro UNESCO di Firenze e nel 1979 ha contribuito a creare la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO – FICLU, della quale è stata prima Segretario Generale e poi Presidente dal 2001 al marzo 2013, quando è stata acclamata dall’Assemblea Presidente Emerito.

Alla guida della FICLU ha contribuito significativamente a diffondere in tutta Italia gli ideali e programmi di azione dell’UNESCO, favorendo la nascita di moltissimi clubs e mantenendo sempre contatti diretti con l’ UNESCO a Parigi. A livello mondiale sotto la sua guida la Federazione Italiana è stata membro attivo nella costituzione della Federazione Mondiale Clubs UNESCO nel 1981 (FMACU) e della Federazione Europea dei Clubs UNESCO nel 2001. Proprio grazie al suo impegno in seno alla FMACU, di cui è stata Vice Presidente e del cui Consiglio Direttivo era successivamente divenuta membro onorario, nel 2013 fu organizzato a Lucca e a Firenze il Consiglio Esecutivo della FMACU con il Convegno sull’etica globale a seguito del quale è stata adottata la dichiarazione di Firenze sull’etica globale.

Fino all’ultimo è stata presente e relatrice a numerosi convegni in Italia e nel mondo, diffondendo attraverso i suoi interventi gli ideali dell’UNESCO e i suoi programmi di azione. A dicembre è venuta a Gorizia in occasione della candidatura della nostra città quale sede per l’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO FICLU che si è svolta ad aprile scorso e, proprio in quell’occasione, i suoi preziosi suggerimenti hanno consentito al Club di Gorizia di svolgere con responsabilità e coraggio tutte le attività in programma.

“Il Mio Isonzo” è il concorso di cultura organizzato dal Club UNESCO di Gorizia giunto alla sua terza edizione e che quest’anno verrà dedicato alla nostra amata madrina Marialuisa Stringa con un Premio Speciale.

Proclamata Cavaliere al merito della Repubblica dal Presidente Ciampi e successivamente Ufficiale dal Presidente Napolitano, è stata anche Presidente dell’Associazione Italiana Fulbright.

maria luisa stringa


club UNESCO di Udine; Renata d'Aronco; Maria Paola Azzario; Enrico Gherghetta; Franco Frattini; club UNESCO Gorizia, FICLU, Frattini, riunione nazionale FICLU

L' On. Franco Frattini alla giornata inaugurale dell'Assemblea Nazionale FICLU, Federazione Italiana Club e Centri UNESCO (Gorizia, 16-18 aprile)

Frattini tra Grande guerra, egemonie politiche e sviluppo

L’ex ministro degli esteri e presidente del Gect ieri all’Università ospite dell’Unesco «Dopo il conflitto si delineò un nuovo panorama tecnologico, culturale e sociale»

 

GORIZIA. Per quanto sia tornato nei ranghi della magistratura, l’onorevole Franco Frattini rimane un grande esperto di relazioni internazionali e come tale ieri è stato invitato quale ospite d’onore al raduno nazionale dei club e circoli Unesco.

Un invito che ha colto con piacere in qualità di presidente della Società italiana per l’organizzazione internazionale, come ha dichiarato poco dopo esser stato introdotto dal sindaco Romoli e da molti altri ospiti istituzionali. Qui Frattini ha ricordato brevemente la sua avventura come presidente del Gect Go, ripercorrendo alcuni momenti salienti di quando, nel 2007, era in carica come vicepresidente della Commissione europea. Allora si discuteva dell’apertura dei confini e di Schengen, mentre la città sembrava avere di nuovo un ruolo chiave.

Ma dal suo intervento si è intuito soprattutto che la storia fa avanti e indietro sui propri passi, sollevando polveri, lasciando segni, facendo riemergere asce di guerra o simboli di pace. Per questo, nella sede della facoltà di Scienze diplomatiche e internazionali il due volte ministro degli esteri ha tenuto a braccio la sua “lectio magistralis, zigzagando tra cause e effetti che dalla Prima guerra mondiale hanno portato alla nascita delle Nazioni unite e di nuovi equilibri che mettiamo a punto ancora oggi, talvolta sulla pelle dei soliti noti: le minoranze dell’inizio del Novecento, le donne, le masse operaie o chi ha subito o non gradito i confini fittizi che l’Occidente ha imposto al Medio Oriente.

Tutti discorsi che si sono legati insieme nella sua lezione dal titolo “Nel centenario della Grande guerra, riflessioni sull’evoluzione delle relazioni internazionali per il mantenimento della pace e della sicurezza”. In questa visione, Frattini individua una Grande guerra che ci ha consegnato varie cose da perfezionare: la prima frattura dell’egemonia politica dell’Europa, l’America come determinante potenza globale, le grandi aziende nazionali per la creazione di materiali bellici e le annesse infrastrutture. «Da qui si iniziò ad incoraggiare l’innovazione tecnologica e culturale nell’industria. Sul piano sociale - ha aggiunto - si instaurò un nuovo protagonismo del proletariato e le donne entrano nel mondo del lavoro. Ciò portò a forme di coscienza nuova e poi alle dittature».

Un discorso lungo e pieno di riferimenti a grandi snodi geopolitici, alle leggerezze dei potenti di allora e alle reazioni odierne. Un qualcosa che non si conclude qui.

Dopo questa prima intensa giornata, il programma dell’assemblea Unesco prosegue oggi nella sede universitaria di via Alviano. L’intera mattinata sarà dedicata a “L’Isonzo, patrimonio mondiale dell’umanità”. Si partirà con il seminario sul tema, alle 9.30, in aula magna. Gli interventi declineranno il tema incentrandosi sulla guerra (Ferdinando Sanfelice di Monteforte), sull’arte poetica (Anna Maria Zilli), sul diritto internazionale (Fabio Spitaleri), sul patrimonio naturale (Annelore Bezzi) e sulla memoria storica e il patrimonio culturale immateriale (la presidente emerita Ficlu Maria Luisa Stringa). La conclusione è prevista per le 12. Dalle 14 alle 19, nella stessa sede, si terrà l’assemblea nazionale Ficlu.

 

articolo di Emanuela Masseria (Messaggero Veneto)

foto di Sergio Marini

 

 


Ficlu Gorizia; club UNESCO Gorizia; club UNESCO Udine

ASSEMBLEA NAZIONALE FICLU, Federazione Italiana Club e Centri UNESCO|Gorizia, 16-19 aprile 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE FICLU “FEDERAZIONE ITALIANA CLUB E CENTRI UNESCO

“Nel Centenario della Grande Guerra, riflessioni sul valore della pace”

Seminario di Studi : “L’Isonzo, Patrimonio Mondiale dell’Umanità?” GORIZIA 16 | 19 APRILE 2015

“poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace”
(cit. preambolo Atto Costitutivo dell’UNESCO, 1945)

 

>>Il PROGRAMMA COMPELTO nell'allegato scaricabile

>> QUI, la scheda di parteciapzione

>> QUI, l'elenco delle strutture alberghiere convenzionate

 

Ficlu Gorizia; club UNESCO Gorizia; club UNESCO Udine