Poetesse nel Bosco.nel ricordo di Graziella Noacco | sabato 29 agosto

 

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IN ALLEGATO, COME RAGGIUNGERE LA LOCALITA’ DELL’INCONTRO

 

B I OGRAFIA

Graziella Noacco è nata a Manzano  il 20 agosto del 1935. A diciott’anni si sposa con Alberto Costantini, un artigiano falegname di Corno di Rosazzo, dove si trasferisce, prima nel borgo vicino alla piazza del Municipio poi nella casa in cima alla collina di Gramogliano.
La morte dell’amato compagno, nel gennaio del 1983, segna una profonda cesura nella sua vita, fino ad allora tutta dedicata al marito, ai sei figli, al lavoro in tappezzeria e alla casa. La dolorosa esperienza del lutto accende inaspettatamente l’ispirazione poetica, vissuta fin dall’inizio come esigenza di ritessere il filo dei ricordi e di riportare  al presente tutta la gamma dei sentimenti che avevano fatto vibrare di emozione il suo cuore. Una difficile prova per ridare corpo e signficato a questa nuova parte della sua vita, in lotta contro il senso di vuoto, in compagnia del dolore dell’assenza, sempre più intenso e crudo.
La prima raccolta, La mê vite, sclipignadis di puisiis, viene stampata nel 1988, ristampata l’anno seguente, contiene una serie di componimenti redatti tra il 1983 e il 1987.
Emergono soprattutto le tematiche legate al dolore della morte, alla solitudine dell’abbandono ma anche alla tenerezza degli affetti, ricordati con l’infinita dolcezza nostalgica del quotidiano; ci sono anche le testimonianze difficili della guerra, incancellabili ombre nei suoi occhi di bambina. Sono confessioni e pensieri nati come colloqui interiori, intensi e sinceri, solo in un secondo momento condivisi con amici e conoscenti.
L’attività di volontariato nel reparto di oncologia dell’ospedale di Udine, la frequentazione di corsi all’Università della Terza Età amplia la sfera delle amicizie e quindi del pubblico, che si commuove e si riconosce nei piccoli racconti in rima. L’inatteso consenso sollecita Graziella a continuare l’esplorazione della propria vena artistica: entra a far par della locale compagnia teatrale “Il Tendon” alternando alla recitazione delle commedie in lingua friulana l’intrattenimento del pubblico con la declamazione di una parte del suo repertorio poetico negli intervalli degli spettacoli. Negli ultimi anni ha partecipato a vari concorsi letterari: nel 2006 ha vinto il primo premio nella sezione di poesia in italiano del Premio Letterario San Valentino, a Udine con Anniversario della tua morte; nel 2007 un racconto breve, Un dono d’amore, è stato segnalato dalla giuria del Premio di Narrativa e Poesia La Torate, a Cussignacco; sempre nel 2007, al Premio letterario Glemone îr, vuei e doman, terzo premio con Les contis da none; nel 2008, con Foglia di Rovere, sesto premio in italiano e con Sium, primo premio nella sezione in lingua friulana al Premio Letterario San Valentino, a Udine. Alcune poesie, La cjassadorie, La mê preere, Padre Lino, La Badìe, Il miô paîs, etc., sono state pubblicate da giornali locali e all’estero (Messico, Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia, Francia).
Nel 2013, per Gaspari editore, ha pubblicato la raccolta di poesie Le gioie della vita, i dolori dell’anima; la raccolta riprende alcune delle poesie già pubblicate nel 1988 a cui l’autrice non sente di poter rinunciare per tutta la vita e l’emozione che ancora le trasmettono.  Completano la raccolta una serie di componimenti dedicati alla natura, agli amici, agli anziani, al suo amato Berto, in cui la dimensione spirituale trasforma la parole in profonda e dolcissima preghiera, quasi un congedo sereno dalla vita, senza amarezza, senza conti in sospeso.
L’ultimo desiderato impegno con la scrittura, l’ultimo desiderato traguardo della vita. Graziella Noacco